Versioni desktop ignorate da Google
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Versioni desktop ignorate da Google

Dopo vari annunci e un progressivo innalzamento dell’asticella dei fattori di posizionamento a partire dal 2016, quando Google chiedeva di avere una versione mobile del sito con i medesimi contenuti di quella desktop, da marzo 2021 le versioni desktop dei siti web saranno ignorate da Google per favorire unicamente il posizionamento di quelle mobile.

L’intenzione di Google è semplice: stimolare il passaggio alla creazione e ottimizzazione dei siti che siano visibili nella maggior parte dei dispositivi, evitando versioni diverse degli stessi tra PC e mobile.

Progettare siti ed interfacce per i dispostivi mobile significa saper adattare le informazioni a seconda del device per dare la corretta User Experience agli utenti: menu, immagini, call to action, font leggibili, impaginazione devono essere coerenti e funzionali.

La velocità di caricamento del sito è un altro fattore fondamentale affinché l’utente trovi soddisfazione nella navigazione del sito, per cui siti più veloci = posizionamenti più in rilevo sui ranking di Google.

Quante volte i siti Ecommerce frustrano le esperienze degli utenti per i macchinosi tempi di caricamento che addirittura in condizioni di bassa banda non si aprono nemmeno se non dopo anche 20, 30 o 50 secondi? Sembra assurdo, ma molto più spesso di quel che si creda uno degli elementi per fare decollare il business di molte aziende che si rivolgono alla agenzie SEO come la nostra è rendere accessibile il sito in tempi veloci, tramite ottimizzazione del codice della piattaforma e utilizzo di server adeguati.

Elementi a cui porre attenzione per l’avvento del nuovo sistema di indicizzazione di Google

Se il tuo sito non è pronto per il mobile l’opzione migliore è riprogettarlo con metodologie di Responsive Web Design.

La tecnica di creare due siti uno mobile e uno desktop può funzionare solo se il sito mobile ha gli stessi contenuti del sito desktop, che ribadiamo verrà ignorato da googglebot.

Le best practice da seguire passano per i suggerimenti di Google:

  • Utilizzare gli stessi meta tag robots sul sito per dispositivi mobili e in quello per desktop
  • Utilizzare i medesimi dati strutturati
  • Utilizzare gli stessi metadati in particolare Title e Description
  • Evitare il caricamento lento dei contenuti principali. Googlebot non carica i contenuti che richiedono interazioni da parte dell’utente (come scorrimento, clic o digitazione testo) per essere caricati
  • Usare i medesimi contenuti per versione desktop e mobile ma attenzione: anche se i contenuti corrispondono, eventuali differenze nel DOM o nel layout tra le pagine per dispositivi mobili e per desktop possono far sì che Google interpreti i contenuti in modo diverso
  • Evitare blocchi di scansione al boot di Google
  • Ottimizzare al meglio video e immagini seguendo le best practice e ricordarsi di usare sempre immagini di alta qualità
  • Non utilizzare Url che cambiano ogni volta che la pagina carica un video
  • Posizionare il video in modo che sia facile da trovare sulla pagina utilizzando un dispositivo mobile. Se il video compare in basso sulla pagina il ranking ne potrebbe risentire
  • Controllare i posizionamenti degli annunci. Gli annunci possono influire sul posizionamento della pagina per dispositivi mobili. Quando visualizzi gli annunci su un dispositivo mobile, serve far riferimento al Better Ads Standard e assicurarsi che ne soddisfi i criteri.

Google permette di avere versioni diverse dello stesso sito con la stessa URL, dando anche una utile guida in merito. Una tecnica che ci ricorda molto le tecniche SEO black di anni orsono per far vedere a Google contenuti diversi rispetto a quello che vedevano gli utenti (e per questo diventata causa di ban), ma che se correttamente utilizzata Google accetta.

Per i siti con URL separati per le diverse versioni mobile/desktop, Google suggerisce alcuni accorgimenti:

  • Utilizzare gli elementi link “rel=canonical” e “rel=alternate” corretti tra le versioni per dispositivi mobili e desktop
  • Accertarsi che le pagine di errore corrispondano
  • Attenzione ai link interni e a elementi come hreflang

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